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COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO

Secondo il DSM-5, i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) rientrano nei disturbi del neurosviluppo. 

Sono disturbi che esordiscono durante gli anni di formazione scolastica e sono caratterizzati da persistenti difficoltà legate alle abilità scolastiche di base. Tali difficoltà devono presentarsi nel bambino per almeno sei mesi.

 I DSA includono Disturbo della Lettura, Disturbo del Calcolo e Disturbo dell'Espressione Scritta.

DIAGNOSI E TRATTAMENTO DSA

La principale caratteristica dei DSA è la "specificità", in quanto il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità sottostante l'apprendimento (calcolo, letura, scrittura), lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. 

Per avere una diagnosi di DSA il bambino non deve dunque presentare deficit di intelligenza, problemi psicologici o ambientali, sensoriali o neurologici. La diagnosi può essere effettuata a seguito di specifici test volti a valutare lo stato degli apprendimenti, il funzionamento intellettivo (QI), neuropsicologico ed emotivo.

Gli interventi devono interessare sia il trattamento del disturbo specifici, attraverso cicli di incontri volti a potenziare le abilità interessare tramite metodologie e programmi mirati, sia l'aspetto emotivo-relazionale.

QUALI SONO I DSA

La DISLESSIA è caratterizzata da una difficoltà nell'effettuare una lettura accurata e/o fluente.
La DISORTOGRAFIA riguarda la componente costruttiva della scrittura, legata agli aspetti linguistici. Essa consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto dal punto di vista ortografico.
La DISGRAFIA comporta una difficoltà nella componente esecutiva, grafo-motoria della scrittura; si riferisce alla difficoltà di scrivere in modo fluido, veloce ed efficace.
La DISCALCULIA riguada la difficoltà di comprendere e operare con i numeri,nonché l'automatizzazione di alcuni compiti numeirici e di calcolo.

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Memoria di lavoro e Apprendimento

  • Immagine del redattore: martina di piazza
    martina di piazza
  • 31 mar 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Quando si parla di memoria, subito la identifichiamo con le capacità di ricordare ciò che si è appreso, di rievocare abilità, avvenimenti ed esperienze passate. Esiste anche una memoria che ci permette di pianificare le azioni future e rievocarle quando è il momento.

Il processo di memorizzazione si avvia con la PERCEZIONE di uno stimolo esterno, i cui dati vengono registrati dal nostro sistema sensoriale ed elaborati dal sistema cerebrale, favorendo così l'APPRENDIMENTO. I dati codificati vengono "riposti" nella MEMORIA A BREVE TERMINE (MBT) per una durata di circa 30 secondi, ma per durare nel tempo devono essere immagazzinati nella MEMORIA A LUNGO TERMINE (MLT).

Esistono dunque tre tipi di memoria: sensoriale (uditiva, olfattiva, tattile..); a breve termine e a lungo termine (correlata ad attività di studio e memoria autobiografica).


La MEMORIA DI LAVORO (abbreviato in MDL, in lingua inglese working memory) nell'ambito degli studi della psicologia cognitiva sui processi mnestici, è un modello introdotto nel 1974 da Alan Baddeley e Graham Hitch per descrivere con più accuratezza le dinamiche della memoria a breve termine. Essa consiste in un sistema per l'immagazzinamento temporaneo dell'informazione che ne permette una prima manipolazione, facendo da collante funzionale tra percezione sensoriale e azione controllata.

Tale capacità è spesso compromessa in persone con disturbi dell'attenzione o disturbi specifici dell'apprendimento ed è molto importante valutarla tramite specifici test. La memoria di lavoro inoltre è implicata in gran parte delle attività svolte a scuola e non solo, come nelle operazione aritmetiche (specialmente quelle svolte a mente) o la comprensione del testo.


Ma quali possono essere le manifestazioni di una difficoltà in tal senso? Dei campanelli di allarme potrebbero essere costituiti da difficoltà di comprensione di istruzioni orali più articolate o comprensione di un testo scritto, oltre che nel calcolo a mente. Anche nello svolgimento delle azioni quotidiane si possono presentare degli ostacoli a causa di difficoltà di MDL, in quanto anche preparare i libri e il materiale da mettere nello zaino per la scuola implica una ritenzione in memoria delle informazioni in maniera attiva, in modo da eseguirle ed aggiornarle fino a quando non si termina il piano di azioni.



In tale ottica, risulterebbe molto importante allenare la memoria di lavoro ancor prima che si possano manifestare delle difficoltà di apprendimento, anche alla scuola dell'infanzia, in particolare in relazione alle future

abilità di calcolo.

 
 
 

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